APPROVATO IL RENDICONTO, L'IMPEGNO DI MILIA: "AVANTI SU QUESTO PERCORSO"

Il Consiglio Comunale di Quartu Sant’Elena ha approvato il 29 aprile il Rendiconto relativo alla gestione 2023 e la relazione illustrativa della Giunta Comunale. L'esposizione del Vicesindaco Tore Sanna ha tracciato il quadro di un bilancio ormai sano e in via di ulteriore miglioramento. Il Sindaco Milia ha tracciato la strada per il prossimo futuro: "Avanti su questo percorso, finchè necessario". 

Data:
2 maggio 2024

Visualizzazioni:
1283

Il Consiglio Comunale di Quartu Sant’Elena ha approvato il 29 aprile il Rendiconto relativo alla gestione 2023 e la relazione illustrativa della Giunta Comunale. L'esposizione del Vicesindaco Tore Sanna ha tracciato il quadro di un bilancio ormai sano e in via di ulteriore miglioramento. Il Sindaco Milia ha tracciato la strada per il prossimo futuro: "Avanti su questo percorso, finchè necessario". 

“Approvazione in tempi ancora più rapidi e conti pubblici in costante e visibile miglioramento”: questo è in sintesi il giudizio espresso dal Vicesindaco ed Assessore al Bilancio Tore Sanna in aula durante l’illustrazione del testo che certifica per il quarto anno consecutivo lo stato di buona salute delle finanze quartesi.

“Ricordiamo che anche quest’anno siamo riusciti ad approvare il Rendiconto entro il 30 aprile, cosa non automatica ma indispensabile perché da ciò dipende l’immediata possibilità di spendita delle risorse secondo il programma che ci siamo dati. Ringrazio gli uffici e i revisori per la loro solerzia”. Sanna ha poi sottolineato due aspetti positivi del Rendiconto appena licenziato:

  • dagli iniziali tre parametri di deficitarietà negativi il Comune è sceso ad uno solo, legato alla problematica di S. Anastasia e la cui definizione dipende dalle cause tuttora in corso. “Si spera che al termine di quel percorso si possa arrivare anche al saldo di quelle partite aperte tenuto conto che abbiamo degli accantonamenti ad hoc in caso di necessità”, spiega Sanna.
  • Il secondo aspetto di rilevo è relativo al saldo dei debiti commerciali, dove dai 30 gg consentiti per legge l’Amministrazione è riuscita a scendere a 28 giorni cosa che consente di evitare i relativi accantonamenti all’interno di un fondo specifico e di impiegare direttamente quelle risorse secondo le esigenze degli uffici.

“È un bilancio fondamentalmente sano”, conclude Sanna, “che ci ha consentito di risolvere alcune partite aperte da anni come il contenzioso con la Società De Vizia dove abbiamo chiuso a 990 mila euro rispetto ai 5 milioni di risarcimento inizialmente richiesti, o come quello con la ditta Andreoni per i lavori di is Arenas, chiusa anche questa senza contraccolpi per il bilancio comunale”.

Al termine della discussione è intervenuto il Sindaco Graziano Milia, rispondendo alle osservazioni delle opposizioni. Il primo cittadino ha tracciato un quadro generale delle complessità in cui si trova ad operare il sistema delle Autonomie Locali in relazione agli enti superiori (Stato e Regione) innanzi alle comuni sfide del Pnrr: “C’è un problema di natura politica: manca un rapporto che dovrebbe essere molto più stringente, dato che proprio gli Enti Locali sono quelli che, insieme a grandi players nazionali come Terna o Enel, stanno mettendo a terra il maggior numero di progetti”. Sul tema dell’ Avanzo, Milia ha poi voluto disegnare un orizzonte di prospettiva, oltre il perimetro del Bilancio annuale. “L’utilizzo dell’Avanzo sarà destinato a completare le linee d’azione già in essere, come ad esempio l’Accordo Quadro per la manutenzione delle strade e quello per l’efficientamento degli edifici pubblici, oppure progetti come il Teatro in viale Marconi. In tutte le iniziative portate avanti in questi anni” ha sottolineato il Sindaco “c’è il segno di un percorso condiviso, a cui tutti abbiamo partecipato: abbiamo un dovere, che è quello di proseguire lungo la strada che abbiamo tracciato”. Da qui la disponibilità e la dichiarazione d’impegno di Milia: “Il profilo politico e culturale che ci ha caratterizzato in questi anni non muterà neanche più avanti. È giusto pensare a quello che accadrà fra due anni. Se ci renderemo conto che è necessario proseguire continueremo e lo faremo con lo stesso profilo. Si entra oggi in una seconda fase è giusto che lo facciano le componenti sociali, culturali e politiche e le opposizioni, è giusto che lo faccia la maggioranza”.

Ulteriori informazioni

Aggiornamento:
02/05/2024, 17:26

Potrebbero interessarti